mercoledì, luglio 02, 2014

Ho appena finito di suonare e guardo chi si divide in crew, staff e trick e track, a loro volta mi osservano come se avessi un marchio ed esso fosse fatto di solitudine. Non sono solitario per snobberia, anzi penso sempre che gli altri sono migliori e me ne rallegro molto spesso in una società dove niente è impossibile e tutti sono degli imperatori in quello che fanno. Mi piacerebbe la presenza di un senso comunitario vero, originario e intrinseco nella natura umana, ma la gente ormai è troppo avida in quello che fa e si allea per aumentare questa sua fame ingorda di successo, di sentimenti, di amicizia, di intimità. In queste occasioni penso che l'autenticità della nostra amicizia è quasi lenitiva, la musica, l'esserci nel bisogno concreto, l'essenzialità pura che non lascia spazio a volume inutile. Questi pensieri sono anche una sorta di tuo frutto, educazione, metodo, è una parte dove per me sei maestro quasi più di quella musicale. Ps: poi questa specie di contest l'ho vinto, una navigata solitaria in un mare di drum n'bass a me sconosciuto, ma uno sguardo alla pista e anche le ragazze ballavano questo genere ostico che odio e amo nel suo essere sincopato, fragoroso, melodico e ruffiano. Lo ammetto un pelo di orgoglio di fronte a queste bande organizzate di dj mi ha sfiorato il cuore quando ho vinto la.simbolica maglietta.in palio, ma penso sia normale, eravamo io , il mio sombrero contro Torino e in un locale dove il video no good dei Prodigy sarebbe stato una scampagnata... la cosa mi fa ancora ridere ora, parecchio grottesca amico mio. Domani uppo registrazione della mia parte di set e nuovo decanting in arrivo ispirazione permettendo ....grazie di tutto Kri......(Simone Simi  - Simon x)